Dal 1984 in una stradina di Manhattan chiamata Bowery gli abitati della zona vedono avvicendarsi artisti contemporanei da ogni parte del mondo, i quali, armati di rulli, spray e poster continuano una tradizione artistica che vanta nomi del calibro di Keith Haring, Os Gemeos e Shepard Fairey di cui la nostra Zelda vi aveva parlato nella sua rubrica della domenica.
Questo progetto di arte urbana dal titolo
The Bowery Mural e realizzato sulla superficie di un edificio di proprietà della Goldman Properties ha trasformato questa strada di New York in vero e proprio un museo a cielo aperto e oggi ve ne parliamo in questa pillola del sabato perché è proprio di qualche giorno fa l’ultima opera che si aggiunge alla collezione, ovvero l’intervento di Ron English. L’artista americano, del quale vi ho già parlato in Tuesday Poison, ha ricoperto una parte della facciata con un baby Hulk che irrompe in tutta la sua forza su immagini, loghi e simboli di brand statunitensi sullo sfondo che compongono la bandiera degli Stati Uniti. Anche in questa occasione Ron English è riuscito nel suo intento di prendersi gioco del mondo pop e del potere che questo esercita nel nostro vivere quotidiano rappresentando il fraintendimento. Ovvero l’arte dell’opposto.
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